Carissime colleghe, carissimi colleghi,
sarebbe troppo facile, per fare un bilancio di questi poco più di quattro mesi dall’insediamento del nuovo consiglio dell’Ordine, parlare del bicchiere mezzo pieno o di quello mezzo vuoto.
Più semplicemente, ho cercato di affrontare – confidando su tutti i suggerimenti e le indicazioni che in vario modo i consiglieri mi hanno dato, guadagnandosi immediatamente la mia riconoscenza – tutti i problemi che sono venuti in evidenza da quella sera del 15 novembre 2021.
Tre sono stati e sono i principali: quello del personale, quello del consiglio di disciplina territoriale e quello della formazione. Riguardo al personale – mentre ringrazio le signore Katia Santangelo e Flora Perrotta per la loro opera e la loro disponibilità – è stato subito cambiato l’orario di lavoro delle segretarie e si sta andando avanti con un programma che prevede anche lo smaltimento, in parte già avviato, dei numerosi giorni di ferie arretrate. Altro si farà al termine di più approfondite riflessioni.
Ho cercato di ridare vita al consiglio di disciplina ma, constatata l’inutilità del tentativo, ho preferito ripartire da zero: il 15 dicembre ho inviato al Presidente del Tribunale una lista di 18 colleghi. La risposta è stata immediata e ringrazio i colleghi che mi hanno espresso subito la loro disponibilità. Da quel giorno di rinascita, però, già due colleghi hanno lasciato il consiglio di disciplina (uno senza neanche attendere l’insediamento), venendo immediatamente sostituiti: il lavoro del consiglio di disciplina è ricominciato.
La formazione professionale è un dente che duole: l’ultimo dato che mi è stato comunicato dal Consiglio nazionale è del 7 marzo. Il numero dei colleghi che si è registrato sulla nuova piattaforma è di 259 (10,2 per cento). Prego tutti coloro che non lo hanno ancora fatto di registrarsi sulla nuova piattaforma e prego chiunque di aiutare i colleghi come qualcuno ha aiutato me.
C’è ancora qualcosa che non funziona o non funziona bene, lo so, ma il Consiglio nazionale e i tecnici stanno lavorando per sistemare ogni cosa. Intanto, il consiglio regionale dell’Ordine sta lavorando per riprendere la formazione in presenza: non è un percorso facile da intraprendere, considerate le incertezze che viviamo, ma la strada è segnata.
Fatto un cenno anche al nostro nuovo sito web, posso aggiungere che il consiglio lavora a pieno ritmo per essere pronto ad affrontare le questioni che ci riguardano. In particolare, ringrazio di cuore tutti i consiglieri per la loro disponibilità e per l’impegno che hanno messo e metteranno nella loro opera: nei prossimi mesi dovremo fare altre scelte impegnative. Già da ora posso assicurarvi che agiremo nell’esclusivo interesse dell’Ordine. Che Dio ci aiuti!
Grazie.
